I GIUSTI

(o anche) quella per nulla scontata fatica di diventare grandi sotto gli occhi della gente

“In questo ultimo mese – mamma – sono diventato un po’ più grande.”

foto di © Luigi De Palma

Borgofreddo è un piccolo paese di montagna all’interno di un’isola sperduta. Una comunità in cui tutti conoscono tutti, in cui i giovani si ritrovano ogni giorno al parco per capire come passare il tempo, in un luogo dove non cambia mai niente. Sandro e Ginevra sono una coppia solida, non hanno intenzione di lasciare Borgofreddo. Jessica invece vuole fare la pop star e andare a New York insieme al suo ragazzo Tommaso, il protagonista della storia. Tommaso però ha lasciato l’università senza dirlo a nessuno e vuole farsi assumere nel primo supermercato che verrà costruito in città. L’assunzione al supermercato porta a una crisi sia con i genitori che con Jessica. A ciò si aggiunge un’altra scoperta: il supermercato sorgerà dove ora si trova il parco di Borgofreddo. Tommaso e i suoi amici, dopo vane proteste alle autorità, decidono di impedire la distruzione del parco occupando la cima di uno dei suoi alberi. Non sono disposti a scendere finché non sarà garantita la salvezza del parco, ma lo scontro avrà conseguenze estreme.

I GIUSTI
(o anche) quella per nulla scontata fatica di diventare grandi sotto gli occhi della gente

drammaturgia e regia Lorenzo De Iacovo

con Alessandro Cassutti, Agnese Mercati, Federico Palumeri, Stefano Pradisi, Carola Rubino, Elia Tapognani

assistente alla regia Erica Landolfi
scene Marina Conti
luci e suono Adriano Antonucci
consulenza costumi Monica Cafiero
illustrazione locandina Silvia Gariglio

Un progetto artistico Crack24
Una produzione A.M.A. Factory

Un ringraziamento speciale a Santibriganti Teatro

“I Giusti – (o anche) quella per nulla scontata fatica di diventare grandi sotto gli occhi della gente” parte da una ricerca sul tema della rivoluzione. La necessità di credere in un futuro diverso senza dare per scontato il presente oggi sembra totalmente assopita. In questa contemporaneità è facile dimenticarsi del proprio vicino, della comunità, della possibilità di un mondo alternativo figlio di una crescita come esseri umani più che come consumatori.

Sembra impossibile rispondere alla domanda alla base del testo teatrale di Albert Camus “I giusti”: per cosa sarei disposto a sacrificare la mia vita? Da questa assenza di risposte è nato lo studio sul testo, e per tenere viva questa frustrazione generazionale il cuore della vicenda è rimasto lo stesso della pièce del 1949: un gruppo di giovani che dicono no. Ma se per i giovani russi di Camus il nemico politico era evidente nella figura del Granduca, oggi cittadini e politica sono dominati dall’economia, e l’economia è Nessuno.

La seconda domanda fondante del processo creativo è stata: cosa vuol dire entrare nel mondo degli adulti? Tutti siamo stati bambini e tutti abbiamo una pulsione a divenire adulti. Ma più cresciamo e più tutto il sistema di valori dei “grandi” ci sembra inafferrabile: pur non sentendoci adulti fino in fondo, subiamo una trasformazione sociale di assorbimento dentro al sistema. Veniamo risucchiati in dinamiche quotidiane, accettiamo senza farci più domande. Troppo impegnati ad inseguire l’oggi, ci dimentichiamo di sognare un mondo nuovo.

Lorenzo De Iacovo

  • dal 20 al 23 Aprile 2023
    San Pietro in Vincoli – Zona Teatro / Fertili Terreni Teatro, Torino

 

Un progetto artistico Crack24, una produzione A.M.A. Factory

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